Compasso d'oro alla Carriera

Piaggio & C.

Cultura del prodotto, ingegneria creativa e coraggio imprenditoriale fanno della Piaggio la protagonista di una delle più affascinanti avventure del design italiano. Nell’aprile del 1946 nasce la Vespa, lo scooter per eccellenza, il più venduto e il più imitato al mondo con caratteristiche innovative quali la carrozzeria portante, la forcella anteriore monobraccio e la trasmissione diretta alla ruota. Nasce poi Ciao nel 1967, seguito da tanti nuovi prodotti fino a Sfera, il primo scooter con carrozzeria in plastica Premio Compasso d’Oro ADI 1991. Nel 2001 col marchio Gilera vince il titolo mondiale nella classe 125cc. Protagonista della motorizzazione di massa, la Piaggio è un’impresa italiana creatrice di stili, comportamenti e miti della modernità.

Flou

Una vocazione pluridecennale di approfondita ricerca di design e comfort, in un ambito specialistico dalle profonde diversità culturali nazionali, è all’origine dell’affermazione di questa azienda in campo internazionale. L’eccellenza della sua produzione e comunicazione, in tutto l’arco della sua storia, rappresenta un contributo alla valorizzazione del design italiano e dei suoi prodotti nel mondo.

Rolf Fehlbaum

Dopo aver lavorato per Vitra di Basilea, l’azienda di famiglia, nel 1970 è stato editor e produttore alla Bavaria Film Company di Monaco di Baviera e dal 1973 al 1977 coordinatore della Camera Bavarese degli  Architetti. Nel 1977 ha assunto la guida di Vitra, ispirandosi nella strategia dei prodotti al design di Charles e Ray Eames e nel 1989 il Vitra Design Museum. Nel 1960 ha iniziato a collaborare con importanti designer italiani, tra cui Mario Bellini, Antonio Citterio, Alberto Meda.


MOTIVAZIONE
Personalità di fama internazionale, ha contribuito alla grandezza di Vitra, azienda svizzera di primaria importanza nella cultura del design contemporaneo. La sua visione, che allarga l’orizzonte dell’impresa fino al ruolo sociale di agente proattivo dell’intero settore, ha nel Vitra Museum la rappresentazione più illuminata della grande tradizione industriale europea.

Maddalena De Padova

Dopo aver frequentato l’università di Grenoble iniziò l’attività imprenditoriale negli anni ’50 interessandosi al design scandinavo, di cui divenne la prima importatrice in Italia con la sua società ICF De Padova. Iniziò a produrre mobili per ufficio per Herman Miller in collaborazione con gli Eames, Nelson, Girard.  Negli anni ’80 cedette il marchio ICF e iniziò una produzione di mobili e oggetti con il marchio È De Padova, collaborando con Magistretti,  Castiglioni, Rams, Piano.

 

MOTIVAZIONE
Il grande impegno di Maddalena De Padova per la produzione e la diffusione del design, come cultura comune e di confronto dei diversi ambiti internazionali, costituisce un caso unico per coerenza e qualità nel nostro Paese. Dalla metà degli anni cinquanta a oggi, la sua ricerca rappresenta in modo esemplare la felice sintesi tra progetto (d’impresa e prodotto), produzione e distribuzione. La sua profonda conoscenza del design scandinavo, americano e italiano, dovuta alla collaborazione con alcune tra le più grandi personalità del design mondiale come Alvar Aalto, Arne Jacobsen, Charles Eames, George Nelson, Dieter Rams, Achille Castiglioni, Vico Magistretti, per citarne alcuni, unita alla sua instancabile volontà, ha fatto di De Padova un luogo di riferimento mondiale del design italiano.

Giulio Castelli

Laureato in Ingegneria chimica a Milano nel 1949, nello stesso anno fondò la Kartell, producendo accessori per auto in plastica. Fu tra i primi a intuire le potenzialità della plastica negli oggetti quotidiani, producendo oggetti domestici e complementi d’arredo. Collaborò dagli anni ’60 con i migliori designer italiani e internazionali, tra cui i fratelli Castiglioni, Aulenti, Colombo, Zanuso, Sapper e fu nel 1956 tra i fondatori di ADI, di cui fu presidente (1957-58) e vicepresidente (1992-98). Nel 2000 fondò a Noviglio (Milano) il Museo Kartell. Ai prodotti Kartell sono stati conferiti tre Compassi d’Oro.

 

MOTIVAZIONE
Questo Premio speciale, conferito unanimemente dal Comitato esecutivo dell’ADI e dai consiglieri d’amministrazione della Fondazione ADI per il Design Italiano a Giulio Castelli, ingegnere e fondatore di Kartell spa, è il riconoscimento per la tenacia del suo operato nella storica Associazione per il Disegno Industriale dal 1956, anno della sua fondazione, a oggi. Un’opera costante e appassionata, condotta insieme con tanti altri, nella profonda convinzione che solo dal lavoro collettivo di tutti i protagonisti del sistema design potesse nascere la volontà di testimonianza nella conservazione del passato e nell’elaborazione dei contenuti necessari per costruire il futuro. I quasi cinquant’anni di storia dell’ADI gli danno ragione.