
Per aver sviluppato nel tempo una filosofia progettuale e produttiva di grande coerenza in cui la cultura del design ha rappresentato un comune denominatore ed un elemento di distinzione.
Per aver sviluppato nel tempo una filosofia progettuale e produttiva di grande coerenza in cui la cultura del design ha rappresentato un comune denominatore ed un elemento di distinzione.
Per il ruolo innovativo e la antesignana apertura internazionale della sua produzione nel panorama culturale e produttivo italiano e per aver contribuito con la sua attività alla valorizzazione complessiva della cultura del progetto.
Autodidatta, debuttò negli anni ‘50 con bozzetti di automobili per Pininfarina, Vignale, Viotti, Boneschi. Aprì il suo studio nel 1958 a Milano collaborando con Veglia Borletti. Insegnò alla Hochschule für Gestaltung di Ulm (1961-65) e all’ISIA di Roma (1974-79). Presidente di ADI (1971-1973) e di ICSID (1981-1983). Tra i suoi progetti l’orologio Sfericlock (Veglia Borletti 1962), la macchina utensile Auctor Multiplex (Olivetti 1967), il televisore Linea 1 (Autovox 1969), il telefono pubblico Rotor (Sip 1989) e gli interni di numerose auto per FIAT. Vinse, oltre a quello alla carriera, sette Compassi d’Oro.
MOTIVAZIONE
Per le sue molteplici attività nel campo del design che attraverso le vaste categorie di prodotti realizzati hanno contribuito all’affermazione del design italiano a livello mondiale e per la sua dedizione alla didattica e alla vita associativa nazionale e internazionale.