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Concept

THE BEAUTY OF THE ITALIAN TANNING INDUSTRY (HERITAGE, SCIENCE and DESIGN) è la mostra promossa da UNIC – Concerie Italiane che, dopo il debutto di settembre 2022 a Lineapelle 100, sarà allestita dal 10 al 21 maggio in una location d’eccezione: l’ADI Design Museum di Milano, museo dinamico che presenta la storia del design italiano nei suoi risvolti industriali, economici, culturali e sociali.

Il concept di THE BEAUTY OF THE ITALIAN TANNING INDUSTRY ripercorre con un approccio didattico e al tempo stesso emozionale il percorso della pelle da quando entra, grezza o semilavorata, in una conceria italiana e ne esce trasformata in un materiale ad altissimo valore aggiunto e di incredibile eccellenza produttiva, stilistica, sostenibile, futuribile.

L’obiettivo primario di THE BEAUTY OF THE ITALIAN TANNING INDUSTRY è quello di comunicare a un target assolutamente trasversale la “bellezza” di un modello produttivo che somma in sé tradizione e artigianalità, scienza e tecnologia, creatività e design raccontando in modo stimolante e inedito ogni aspetto del materiale pelle, del suo ciclo di produzione e del suo approccio green in costante miglioramento. “THE BEAUTY OF THE ITALIAN TANNING INDUSTRY – commenta Fulvia Bacchi, General Manager di UNIC – è un progetto che mette il pubblico di fronte alla possibilità di fare chiarezza rispetto alla pelle più bella del mondo e a chi la produce: la conceria italiana”. Un settore industriale leader indiscusso a livello internazionale, valendo il 63% della produzione dell’Unione Europea e il 23% di quella globale.

THE BEAUTY OF THE ITALIAN TANNING INDUSTRY è una mostra, curata e progettata da Navone Associati, che si configura come un percorso che si snoda fisicamente attraverso il processo conciario. Ne rivela tutti i dettagli chimici, tecnologici e innovativi, facendo materialmente esperienza di tutte le fasi, di come vengono trasformati i suoi scarti e arrivando, in questo senso, a confrontarsi con la consapevolezza (non condivisa dall’opinione pubblica) che la pelle e il recupero dei suoi scarti di processo e prodotto rappresentano un esempio storico di circolarità e in continua evoluzione. Per esempio, sono presenti nelle gelatine utilizzate nell’industria alimentare, farmaceutica e cosmetica; nei biostimolanti e nei fertilizzanti che rafforzano l’agricoltura, negli strumenti musicali, in giochi da consolle e attrezzature sportive. Virtù circolari per un prodotto, la pelle, e un’industria, quella conciaria italiana, che vivono di innovazione e responsabilità.

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